Recensione: Soulless di Gail Carriger

Soulless di Gail Carriger


Nella Londra di fine Ottocento, uomini, vampiri e licantropi hanno imparato a convivere, ma questo non rende più facile la vita alla giovane Alexia Tarabotti. Infatti non ha un’anima (un bello svantaggio per una zitella in cerca di marito); suo padre è morto e, per aggiungere sfortuna alla sfortuna, era pure di origine italiana! Quando un vampiro l’aggredisce e lei lo uccide con il suo inseparabile parasole, le cose sembrano precipitare: la regina Vittoria in persona manda l’inquietante Lord Maccon (un lupo mannaro volgare e trasandato) a svolgere le indagini. Ma c’è dell’altro: la popolazione di vampiri di Londra inizia a essere misteriosamente decimata, e tutti sembrano ritenere Alexia colpevole. Chi vuole incastrarla? Riuscirà la ragazza a sfruttare a proprio vantaggio l’invulnerabilità ai poteri soprannaturali derivante dalla sua condizione di soulless, cioè di senz’anima? O i suoi guai non sono ancora finiti?

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Come si può intuire dalla trama questo romanzo presenta uno stile ironico tutto suo. Se questo all'inizio può confondere diventa poi uno degli elementi di punta del romanzo, permettendogli di distinguersi da molti altri dalle tematiche simili. Partiamo con ordine. Ci trovimo nella Londra di fine ottocento, una Londra in cui l'autrice riesce a far sembrare quasi normale la convivenza tra diversi esseri come vampiri e licantropi. Se qui la presenza di questi esseri è accettata dalla società, lo stesso non avviene in altre parti del mondo, come per esempio l'America. L'ambientazione presenta degli elementi steampunk come dirigibili, parasoli particolari e molti discorsi su strani ipotetici esperimenti scientifici ma a parere di Alexia gli elementi più assurdi sono probabilmente i cappellini della sua amica. La nostra protagonista, Alexia è considerata un pò un outcast della facoltosa società londinese, per le sue origini italiane (da parte di padre), il suo testardo comportamento e la sua bellezza non tipica. Oltre alle origini, dal padre ha ereditato una particolare abilità: il suo tocco rende le creature soprannaturali temporanemente umane, bloccando le loro abilità. Alexia non ha nessun problema con il suo status, le piace la sua indipendenza e si è rassegnata all'idea che probabilmente non farà mai felice sua madre con un grande matrimonio. Cominciamo a seguire le sue avventure quando uno spiacevole incontro con un vampiro errante aprirà i dubbi sull'esistenza di una cospirazione soprannaturale. Nelle sue indagini si ritroverà al fianco di Lord Maccon, lupo mannaro e investigatore che agisce per il dipartimento del soprannaturale in diretto collegamento con la regina. I due hanno entrambi forti personalità, il chè renderà non sempre facile la collaborazione. Alexia è abituata ad essere considerata non all'altenza in una società in cui quello che conta sono status e apparenze ma le cose cambiano accanto a Lord Maccon. Alexia sa come esasperarlo ma lui adora il suo essere differente, Alexia non ha paura di dire quello che pensa e battersi per se stessa. Quello che mi piace di più di Alexia è il suo essere umana nel senso di non mostrare più di un emozione, si è descritta come un personaggio forte ma questo non significa che non possa mostrare i suoi lati vulnerabili. C'è una particolare scena che ci ricorda questo. Per tutto l'inizio del libro siamo abituati a vederla con il suo carattere forte, ad essere abituata alle frecciatine che ci si dimentica di tutto quello che in realtà deve attraversare sentendosi costantemente giudicata da tutti, inclusa la sua famiglia. In questa scena un personaggio che tiene a lei si accorge di questo suo lato e ribalta i ruoli, prendendo le sue parti. Alexia è talmente abituata a non avere nessuno al suo fianco che le ci vorranno un altro pò di capitoli per prendere le sue dichiarazioni sul serio.
Questo libro è un'ottima lettura se cercate un'avventura con tanto humor british, un tocco di romanticismo, tè, cappellini e assurde regole d'etichetta miste, senza dimenticare una dose di soprannaturale

Well, you are a werewolf, Scottish, naked, and covered in blood, and I am still holding your hand
Ho da poco deciso di aprire una pagina instagram un pò libresca un pò no se volete ci vediamo anche lì

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